Medicina Estetica

LA MEDICINA ESTETICA

L’aspetto della pelle, i suoi volumi e le sue forme, talvolta possono essere migliorati mediante metodiche non invasive o minimamente invasive. Si possono correggere eventuali inestetismi cutanei ricorrendo all’utilizzo di metodiche derivanti da una rigorosa ed accurata ricerca scientifica. Inoltre, oggi non si può parlare di correzione di inestetismi cutanei senza contemplare le tecniche di medicina rigenerativa. Applicando queste recenti e innovative metodiche di medicina estetica è possibile migliorare un difetto cutaneo e stimolare l’organismo a risolverlo e/o a mantenere  molto a lungo il risultato ottenuto. Comprendere i meccanismi biologici che portano alla comparsa di un difetto della pelle permette di agire chimicamente o fisicamente su questi ottenendo, a volte, una inversione degli stessi. La medicina estetica rigenerativa cerca, in definitiva, di combattere le cause e non l’effetto di un qualsivoglia difetto cutaneo.

FILLERS

Per filler (dall’inglese to fill – riempire) si intende un materiale biocompatibile che viene impiantato allo scopo di correggere una ruga o di modificare il volume di una determinata regione anatomica. Per mezzo di aghi molto sottili o di piccole cannule, anch’esse di diametro molto ridotto, l’acido ialuronico viene posizionato a profondità differente in funzione del risultato che si vuole ottenere. L’aumento volumetrico delle regioni zigomatiche prevede, per esempio, un impianto sull’osso zigomatico, mentre la correzione delle rughe che si apprezzano come continuazione dei solchi naso-genieni è ottenuta mediante un impianto effettuato nello spessore cutaneo. I materiali utilizzati sono tutti assorbibili onde evitare spiacevoli effetti avversi, anche molto gravi, che sono molto frequenti con materiali non riassorbibili. La scelta di materiali di viscosità diversa permette inoltre di trattare rughe molto sottili o di ottenere aumenti volumetrici anche importanti e di lunga durata.

Tipo di intervento: infiltrazione di acido ialuronico.
Durata della seduta: da 15 a 60 minuti in funzione della quantità di materiale da impiantare e della sede da trattare.
Numero di sedute: la seduta di trattamento deve essere ripetuta al riassorbimento dei materiali impiantati.
Distanza tra le sedute: in funzione del tipo e della viscosità del materiale utilizzato, da 4 a 12 mesi.
Anestesia: nessuna / crema anestetica / anestesia locale.
Effetti collaterali (anche temporanei): edema transitorio (qualche giorno) della regione trattata, possibili ecchimosi, reazioni infiammatorie granulomatose molto rare.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: la cute deve essere accuratamente lavata e priva di trucco. Segnalare al medico l’assunzione anche saltuaria di farmaci antiaggreganti (es. aspirina).
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: evitare per qualche ora massivi movimenti mimici che tendano a dislocare, anche se di poco, il materiale impiantato. Evitare sforzi o attività che aumentino la pressione sanguigna.

BIORIVITALIZZAZIONE

Per biorivitalizzazione si intende la somministrazione nello spessore della pelle, per mezzo di aghi molto piccoli e sottili, di acido ialuronico a basso o medio peso molecolare, aminoacidi, sali minerali e vitamine. La costante esposizione ai raggi UV comporta un danno diretto al DNA cellulare, la produzione di radicali liberi che danneggiano le membrane cellulari e l’attivazione di enzimi (metalloproteinasi) che distruggono le catene di collagene della cute. La capacità rigenerativa della cute si spegne lentamente con l’età e quindi la somministrazione periodica per via iniettiva degli elementi base utili alla sintesi di nuovo collagene permette un miglioramento cutaneo evidente.  L’omeostasi della pelle viene ristabilita e le sue fisiologiche attività migliorate. L’iniezione nello spessore cutaneo permette di ottenere piccoli accumuli delle sostanze iniettate che, fungendo da reservoir, cederanno lentamente le stesse ai tessuti circostanti prolungando l’effetto della terapia.

Tipo di intervento: infiltrazione locale di acido ialuronico, sali minerali, aminoacidi e vitamine.
Durata della seduta: 20 minuti circa.
Numero di sedute: un ciclo iniziale di 4-5 sedute a cui far seguire sedute periodiche di mantenimento.
Distanza tra le sedute: inizialmente 15 giorni, successivamente 30-60 giorni.
Anestesia: nessuna.
Effetti collaterali (anche temporanei): edema e rossore in sede di inoculazione della durata non superiore ad 1 ora.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: la cute deve essere accuratamente lavata e priva di trucco. Segnalare al medico l’assunzione anche saltuaria di farmaci antiaggreganti (es. aspirina).
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: non esporsi alla luce solare o raggi UV sino alla scomparsa del rossore post trattamento.

TOSSINA BOTULINICA

La tossina botulinica è un farmaco in grado di interagire e bloccare temporaneamente la trasmissione dell’impulso nervoso ai muscoli. Quando raggiunge la terminazione nervosa e viene assorbita, impedisce temporaneamente la liberazione di un neurotrasmettitore che determinerebbe la contrazione muscolare. È grazie ai coniugi Carruthers che, per primi nel 1992, eseguirono uno studio sugli effetti cosmetici di questo farmaco che oggi, nel mondo, si eseguono più di 10 milioni di trattamenti ogni anno. Quando iniettato per mezzo di aghi molto piccoli e sottili, il farmaco diffonde per un diametro di 1 cm comportando la progressiva paralisi muscolare per un tempo quantificabile in almeno 4-6 mesi. L’effetto clinico è dose e sede dipendente. Si può ottenere un completo blocco muscolare o solo una riduzione della contrattilità dello stesso. Sede e dose dipendenza permettono di modulare il risultato sulla base delle caratteristiche di ogni paziente. La paralisi muscolare localizzata permette la riduzione o la scomparsa delle rughe e il trattamento dei gruppi muscolari depressori, lasciando attivi quelli elevatori; permette, inoltre, un effetto di innalzamento di alcune regioni anatomiche del volto.

Tipo di intervento: infiltrazione locale di tossina botulinica.
Durata della seduta: 15 minuti circa.
Numero di sedute: il trattamento deve essere ripetuto quando il farmaco perde di efficacia.
Distanza tra le sedute: circa 5 mesi.
Anestesia: nessuna.
Effetti collaterali (anche temporanei): se correttamente utilizzata nessuno. Sono stati descritti: ansia, vertigini, sonnolenza, secchezza delle fauci, secchezza e irritazione oculare, dolore, arrossamento, gonfiore o dolorabilità nel sito di iniezione, fotofobia, reazioni allergiche, diplopia, debolezza muscolare.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: la cute deve essere accuratamente lavata e priva di trucco. Segnalare al medico l’assunzione anche saltuaria di farmaci antiaggreganti (es. aspirina).
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: non massaggiare la regione trattata né assumere posizioni antigravitarie per 24 ore. Evitare l’esposizione ai raggi UV e attività sportiva intensa per 48 ore.

TRATTAMENTO DELL’IPERIDROSI ASCELLARE

La tossina botulinica è indicata per il trattamento dell’iperidrosi ascellare. Il meccanismo di azione della tossina botulinica prevede il blocco delle terminazioni nervose che attivano le ghiandole sudoripare. Il trattamento è piuttosto semplice, e prevede l’iniezione della tossina botulinica direttamente nel cavo ascellare, effettuando 10-15 piccole punture distribuite omogeneamente nell’area da trattare. Gli aghi usati sono molto sottili e il dolore durante il trattamento è modesto. La tossina botulinica richiede qualche giorno per sviluppare la sua azione e, in genere, i risultati del trattamento sono visibili entro 7-10 giorni.
Il trattamento dell’iperidrosi con tossina botulinica non ha effetti permanenti, e la sua durata è di circa 4-6 mesi. Per ottenere una riduzione stabile della sudorazione il trattamento va ripetuto due o tre volte all’anno, in base alle necessità del paziente. Se si decide di interrompere i trattamenti con tossina botulinica, la sudorazione ritornerà gradualmente al livello precedente, e non ci saranno altri cambiamenti nella zona trattata.
Il trattamento dell’iperidrosi ascellare con tossina botulinica è controindicato nei seguenti casi: allergia alla tossina o ai componenti della preparazione, in gravidanza o allattamento, in pazienti con malattie dei muscoli e in terapia con farmaci miorilassanti, oppure precedentemente sottoposti ad interventi chirurgici al cavo ascellare.

Tipo di intervento: infiltrazione locale di tossina botulinica.
Durata della seduta: 30 minuti circa.
Numero di sedute: il trattamento deve essere ripetuto quando il farmaco perde di efficacia.
Distanza tra le sedute: circa 5 mesi.
Anestesia: nessuna.
Effetti collaterali (anche temporanei): se correttamente utilizzata nessuno. Sono stati descritti: ansia, vertigini, sonnolenza, secchezza delle fauci, secchezza e irritazione oculare, dolore, arrossamento, gonfiore o dolorabilità nel sito di iniezione, fotofobia, reazioni allergiche, diplopia, debolezza muscolare.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: la cute deve essere accuratamente lavata e priva di trucco. Segnalare al medico l’assunzione anche saltuaria di farmaci antiaggreganti (es. aspirina).
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: non massaggiare la regione trattata né assumere posizioni antigravitarie per 24 ore. Evitare l’esposizione ai raggi UV e attività sportiva intensa per 48 ore.

PEELING CHIMICI

Il peeling chimico (dall’inglese to peel – spellare) consiste nell’applicazione di uno o più agenti chimici esfolianti e/o irritanti sulla cute in modo che questi possano interagire con gli strati cellulari e del derma, provocando un danneggiamento selettivo e controllato della cute.
A livello dell’epidermide gli agenti chimici, diminuendo la coesione o lisando i cheratinociti:

  • Rimuovono lo strato corneo della cute e il tappo cheratinico dei comedoni;
  • Aumentano il turnover cellulare con relativa esfoliazione;
  • Inibiscono l’attività delle ghiandole sebacee.

A livello del derma, gli agenti chimici:

  • Esercitano un effetto irritante con conseguente eritema ed edema;
  • Stimolano i fibroblasti a produrre glicoproteine e nuovo collagene, con ristrutturazione della matrice extracellulare.

I peeling chimici possono essere classificati in:

  • Molto superficiali: solo esfoliazione di parte dell’epidermide superficiale;
  • Superficiali: necrosi di una parte o di tutta l’epidermide fino allo strato basale;
  • Medi: necrosi dell’epidermide e di una parte o di tutto il derma papillare;
  • Profondi: necrosi dell’epidermide fino al derma reticolare

I più comuni ed utilizzati sono: l’acido glicolico, l’acido mandelico, l’acido piruvico, l’acido tricloroacetico, l’acido lattico, l’acido azelaico, l’acido retinoico, l’acido fitico, l’acido salicilico, il resorcinolo, il fenolo.

Tipo di intervento: trattamento con peeling chimico.
Durata della seduta: 30 minuti circa.
Numero di sedute: variabile in funzione dell’acido utilizzato e della problematica cutanea da risolvere. In generale, maggiore è il danno caustico provocato, minore è il numero delle sedute.
Distanza tra le sedute: 15-40 giorni.
Anestesia: nessuna.
Effetti collaterali (anche temporanei): rossore (qualche ora/qualche giorno), gonfiore per qualche giorno (se il trattamento è eseguito vicino alle palpebre), diffusa esfoliazione cutanea della durata di qualche giorno.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: nel caso di peeling profondi, non esporsi volontariamente alla luce solare o a lampade UV per 30 giorni prima del trattamento, non assumere antibiotici o tranquillanti, applicare protezione solare 50+ per almeno 15 giorni prima della prima.
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: le stesse da eseguirsi prima dei trattamenti.

TRATTAMENTO CALVIZIE

La caduta dei capelli è una condizione normale e rientra nel fisiologico ciclo di ricambio dei tessuti. Tuttavia, quando si intensifica e si accelera, i capelli caduti non vengono rapidamente sostituiti da quelli nuovi, si assiste ad un loro diradamento progressivo e ad un cambiamento della struttura dei capelli. Questo fenomeno può colpire sia gli uomini che le donne e, se trascurato, può portare nel lungo termine ad alterazioni qualitative e quantitative dei capelli, con loro diradamento e conseguentemente calvizie. Si tratta di una condizione sempre più diffusa, che coinvolge non solo gli uomini, ma anche un numero sempre crescente di donne.
Quando la caduta dei capelli aumenta di intensità ed il ciclo di ricrescita risulta indebolito, oltre all’aspetto estetico non bisogna trascurare l’impatto psicologico negativo che ne consegue.
Le cause che determinano un aumento dell’intensità di caduta dei capelli può derivare da una problematica fisiologica, ad esempio un basso livello di idratazione della cute, oppure da un abbassamento delle difese immunitarie, o ancora da carenze vitaminiche e/o proteiche o da una condizione di stress psico-fisico. La caduta dei capelli può dipendere inoltre da una predisposizione genetica, che determina un processo di diradamento che può iniziare anche in giovane età e senza l’intervento di fattori esterni.
Qualsiasi siano le cause, è importante sapere che esistono terapie medicali innovative, che hanno dimostrato una buona efficacia in moltissimi casi. Una delle soluzioni più efficaci e sicure è rappresentata dall’esclusivo trattamento iniettivo messo a punto in Francia, da associare ad un trattamento domiciliare coadiuvante.

Tipo di intervento: iniezione di acido ialuronico e complesso ristrutturante nel cuoio capelluto.
Durata della seduta: 20 minuti circa.
Numero di sedute: il trattamento prevede mediamente 4/6 sessioni iniettive a distanza di circa 6-10 giorni l’una dall’altra e sessioni di mantenimento personalizzate.
Distanza tra le sedute: per il ciclo iniziale circa 6-10 giorni, successivamente da 4 a 8 mesi.
Anestesia: nessuna.
Effetti collaterali (anche temporanei): edema e rossore in sede di inoculazione della durata non superiore ad 1 ora.
Precauzioni da seguire prima del trattamento: il cuoio capelluto deve essere accuratamente deterso. Segnalare al medico l’assunzione anche saltuaria di farmaci antiaggreganti (es. aspirina).
Precauzioni da seguire dopo il trattamento: non massaggiare la regione trattata né assumere posizioni antigravitarie per 24 ore.